

OLI DOP E IGP
L’Italia vanta il primato delle Dop dell’olio extra vergine d'oliva, sono infatti 42 le Dop riconosciute a cui si aggiunge 1 IGP Toscano.
La Denominazione di Origine Protetta – DOP – è il riconoscimento dato dall’Unione europea che designa un prodotto agricolo o alimentare il cui intero ciclo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito, si svolge in un’area geografica ben delimitata, non riproducibile altrove.
L’Indicazione Geografica Protetta – IGP – è il riconoscimento europeo che identifica un prodotto agricolo o alimentare, per il quale il legame con la zona geografica di riferimento può essere limitato anche ad una sola fase del processo produttivo.In Italia, il disciplinare dell’Igp per l’olio extra vergine di oliva prevede però, come per la Dop, che l’intero ciclo produttivo, dall’oliva al confezionamento dell’olio, avvenga nella stessa area geografica.
Questi prodotti rispettano un disciplinare di produzione in cui vengono dettagliatamente precisati le caratteristiche del prodotto, la zona geografica, i metodi di coltivazione e trasformazione, le varietà di olive, Un codice di autodisciplina, il cui rispetto da parte degli operatori olivicoli, è costantemente controllato da un Ente terzo riconosciuto e incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
L’Italia degli Oli DOP e IGP
Nell’elenco che segue vengono riportati gli oli DOP e IGP suddivisi per regione e per provincia. Un modo per scoprire quanto la penisola italiana sia ricca di varietà riconosciute a livello europeo.
Aprutino Pescarese (prov. di Pescara)
Colline Teatine (prov. di Chieti)
Pretuziano delle Colline Teramane (prov. di Teramo)
Basilicata
Calabria
Alto Crotonese (prov. di Crotone)
Bruzio (prov. di Cosenza)
Lametia (prov. di Catanzaro)
Cilento (prov. di Salerno)
Colline Salernitane (prov. di Salerno)
Penisola Sorrentina (prov. di Napoli)
Irpinia – Colline dell’Ufita (prov. di Avellino)
Terre Aurunche (prov. di Caserta) *
Brisighella (prov. di Forlì-Cesena e Ravenna)
Colline di Romagna (prov. di Rimini, Forlì-Cesena)
Tergeste (prov. di Trieste)
Canino (prov. di Viterbo)
Sabina (prov. di Roma e Rieti)
Tuscia (prov. di Viterbo)
Colline Pontine (prov. di Latina)
Riviera Ligure (intero territorio della regione)
Garda (prov. di Brescia, Mantova)
Laghi Lombardi (prov. di Brescia, Bergamo, Como e Lecco)
Cartoceto (prov. Pesaro-Urbino)
Molise (intero territorio della regione)
Collina di Brindisi (prov. di Brindisi)
Dauno (prov. di Foggia)
Terra di Bari (prov. di Bari)
Terra d’Otranto (prov. di Brindisi, Lecce, Taranto)
Terre Tarentine (prov. di Taranto)
Sardegna (intero territorio della regione)
Monte Etna (prov. di Catania, Enna e Messina)
Monti Iblei (prov. di Siracusa, Ragusa e Catania)
Val di Mazara (prov. di Palermo e Agrigento)
Valdemone (prov. di Messina)
Valle del Belice (prov. di Trapani)
Valli Trapanesi (prov. di Trapani)
IGP Toscano (intero territorio della regione)
Chianti Classico (prov. di Firenze e Siena)
Lucca (prov. di Lucca)
Terre di Siena (prov. di Siena)
Seggiano (prov. di Grosseto)
Garda (prov. di Trento)
Umbria (intero territorio della regione)
Garda (prov. di Verona)
Veneto Valpolicella, Veneto Euganei e Berici, Veneto del Grappa (prov. di Verona, Padova, Vicenza e Treviso)
- I primi oli Dop sono stati riconosciuti nel 1996, l’ultimo nel 2007 (Dop Sardegna).
- L’olio Dop Garda abbraccia 3 regioni: Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige.
- Per le regioni Liguria, Umbria, Toscana e Molise l’intero territorio ha ottenuto i riconoscimenti europei per la produzione di olio d’oliva.
- La regione con più Dop è la Sicilia: 6 riconoscimenti.